Ci siamo direzionati ad acquisire realtà più corpose, individuate in cantieri non terminati, con acquisizioni di crediti relativi a fallimenti o con situazioni critiche di società che, a loro volta, hanno tratto beneficio dal nostro lavoro con la chiusura della loro situazione debitoria. abbiamo acquisito, lavorato e venduto parecchie unità immobiliari, con interessanti risultati economici. Di volta in volta con acquisizione del credito o con la collaborazione del debitore oppure con acquisti da fallimenti o LCA.
Il processo di gestione territoriale del credito unitamente al monitoraggio costante delle posizioni permette di raggiungere risultati che le classiche gestioni non possono garantire, a motivo della lontananza che contraddistingue il rapporto creditore/debitore e i settori finanziario ed immobiliare. NCM colma tale distanza mediante un approccio di stampo "coaching" nei confronti della controparte debitrice, con un vero e proprio accompagnamento step by step, fino al raggiungimento dell’obiettivo prefissato nel business plan. D’altro canto l’approccio giudiziale, nonostante la tanto proclamata velocizzazione delle procedure rispetto al passato, va nella direzione di favorire le speculazioni di mercato e l’esdebitazione dei debitori. In tal direzione confluiscono le procedure concorsuali e la legge n.3 del 2012, che si sta diffondendo a macchia d’olio con il rischio di depauperare le garanzie reali del creditore, come anche le recenti modifiche al processo esecutivo, che di fatto favoriscono l’abbattimento del prezzo in sede di vendita forzata senza però controbilanciarlo con l'apertura del settore anche ad operatori non professionali.
Il vero ostacolo è infatti rappresentato dalle concrete problematiche che seguono la vendita forzata dei beni: occupazione del bene, deterioramento del bene, assenza di garanzie per vizi, iscrizioni e trascrizioni non suscettibili di cancellazione, assenza di concreto appoggio da parte degli organi della procedura (custode, delegato…), difficoltà di accesso al credito nel settore giudiziario, motivazioni personali di carattere etico o dovute a pregiudizio soprattutto nei centri a minor densità abitativa. Tali ostacoli si manifestano a dire il vero già nella fase prettamente stragiudiziale, anteriore alla pubblicazione degli avvisi di vendita (fase della sofferenza e del pignoramento). A ciò vanno poi ad aggiungersi i gravami di natura immobiliare quali la vetustà dei beni, la loro mancata valorizzazione e in molti casi l’assenza di completamento delle opere edilizie che permetterebbero una più semplice liquidazione delle garanzie. Inoltre le tempistiche giudiziali, la cui durata è cosa nota, non vengono certo in aiuto. A seguito dell’esperienza concreta maturata nel settore, NCM ha costruito un modello organizzativo e lavorativo che permette la reale risoluzione di questi problemi.
I risultati che si ottengono con tale approccio sono notevolmente migliorativi rispetto ai metodi comunemente utilizzati. Di seguito sono riportati i risultati più evidenti:
Operiamo in tutte le province di
Lombardia, Emilia Romagna, Trentino, Friuli, Veneto,
Liguria, Piemonte, Toscana e Valle D’Aosta
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